Oksana Kolosyuk

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Oksana Kolosyuk è un’artista iperrealista italiana nata in Ucraina, che da anni vive e lavora in Italia, a Belluno. Ha iniziato a dipingere professionalmente nel 2016 e si è avvicinata all’iperrealismo quasi per caso, rimanendone immediatamente affascinata. Questo incontro ha dato impulso alla sua carriera, portandola a studiare nelle botteghe di celebri maestri italiani come Carol Botto e Livio Možina, affermandosi come una delle artiste emergenti di questa corrente.

Nel corso della sua carriera, Oksana ha partecipato a prestigiose mostre in Italia e all’estero, tra cui la recente partecipazione alla Miami Art Week 2023 con la serie “Prayer”, esposta durante Art Basel, e il dipinto “Leopardo” presso la Red Dot & Spectrum di Miami. Tra i suoi successi più recenti, spicca la mostra personale The Living Planet ad Alpago, tenutasi nel settembre-ottobre 2023, e la vittoria del secondo premio nella sua categoria alla collettiva FAMART2023 a Treviso.
Oksana ha inoltre esposto in occasione della 60ª Biennale d’Arte di Venezia, con mostre collettive a Treviso e Venezia nel 2024, e la personale HYPER NATURE a Roma.

Le sue opere, caratterizzate da una precisione iperrealista che cattura la luce e i dettagli con grande sensibilità, si trovano in collezioni private in Italia, USA e Grecia. Oltre al suo lavoro espositivo, Oksana realizza anche ritratti su commissione, trasformando fotografie in opere personalizzate di grande impatto emotivo, con dimensioni adattabili alle esigenze del committente.

PUBBLICAZIONI

• “Gaia e gli spiriti della natura” – Articolo pubblicato su vari siti d’arte, giugno 2024.
• “Gli spiriti della natura nell’esposizione ‘Gaia’” – Articolo sul giornale Il Piccolo, Trieste, 22 giugno 2024, pagina 47.
• Intervista con Siro Perin – Storico e critico d’arte, disponibile su YouTube, 29 novembre 2023.
• “Casa dei Carraresi di Treviso: oltre 70 artisti in mostra” – Menzione nell’articolo sul sito ARTEMAGAZINE, 10 ottobre 2023.
• “Living Planet” – Articolo nel blog online della rivista britannica Artist Talk Magazine, 4 agosto 2023.
• “Leonardo” – Pubblicato nel numero 27 di Artist Talk Magazine, settembre 2023.
• “Crea.Ama.Mangia” – Articolo sul sito Artclub-js.com.
• “Io disegno la luce con i colori” – Intervista in formato podcast su Spotify, 21 gennaio 2023.
• “L’omaggio alla Terra nelle opere di Kolosyuk” – Articolo in Il Gazzettino, pagina 8, 12 dicembre 2022.

Non distogliere lo sguardo dai dettagli del tamburo, vorresti guardarli all’infinito. Il tamburo Mani ha un significato speciale per i tibetani.
Un monaco nell’oscurità fa girare il tamburo, distruggendo il karma negativo che va finire nello spazio e svanisce lì. Questa è la tua morte metaforica.
Le dita rugose di una mano di un guaritore, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio di Dio e delle persone, come la mano di Dio, girando un tamburo, rimuove la negatività e chiede benessere e guarigione. Non ha bisogno di nulla di superfluo in questo mondo. Si preoccupa solo dell’anima e ci aiuta a toccare il divino e rinascere.

C’è una chiave per la pace e la felicità eterne? Questa domanda non cessa di appassionare i monaci buddisti. Tutta la loro vita è dedicata alla conoscenza di sé, alla ricerca dell’armonia dentro di sé e al raggiungimento dell’integrità. Sentiamo l’intera essenza della vita monastica, immergendoci nella tranquillità e nella pace.
Ogni dettaglio è disegnato con cura, ogni perla Japa-Mala è visibile in questa luce fioca. E la mano del monaco che li tocca può raccontarci tutta la sua vita, una vita dedicata al lavoro e alla preghiera.

Il flauto bansuri è un antico strumento indiano, uno dei pochi che è sopravvissuto fino ad oggi. Secondo la leggenda, una volta Krishna stesso suonò la canzone dell’Amore Divino.
Puoi guardare questo pezzo per ore. Ci mette in trance, ci fa pensare all’eterno.

Questo è un invito a unirsi a lui nel cammino della conoscenza di sé e della sincronizzazione con Dio e l’universo. E la riflessione sul fatto che ci sono persone sante sulla terra che possono guarire soltanto con le preghiere.
Guarda come viene disegnata ogni ruga, ogni vena del vene. Ogni perla Japa Mala si riflette in una debole luce. E la clip in metallo è così naturalmente lucida.
Il modo in cui diventerà questo lavoro ti proteggerà da tutto ciò che non ti piace.

La palette cromatica calda e avvolgente contribuisce a creare un’atmosfera intima e accogliente, rendendola ideale per ambienti dedicati al relax e al benessere. Questo dipinto celebra la bellezza semplice e autentica degli animali domestici, in particolare dei gatti, invitando lo spettatore a riflettere sulla loro presenza nella nostra vita.

Lo sguardo realista del gatto sembra quasi porre una domanda provocatoria: “Tu, che mi dai da mangiare ciò che preferisco, che mi coccoli quando ne ho voglia e che pulisci la mia lettiera, credi ancora di essere il padrone?” Questa affermazione amichevole stimola una riflessione sulla complessità del rapporto tra uomo e animale, mettendo in discussione l’equilibrio di potere che spesso si instaura tra le due specie.

Attraverso questo dipinto, l’artista invita a una profonda connessione emotiva, spingendo lo spettatore a contemplare la natura della compagnia animale e il significato di essere “padroni”. È un’opera che non solo arreda, ma anche provoca una riflessione sul nostro legame con gli animali che condividono le nostre vite.

La luce del sole, appena emersa dall’orizzonte, illumina la scena, creando un gioco di ombre e luci che esalta la dinamicità del momento.

Le pennellate precise,lente e meditative catturano il movimento frenetico dell’animale, mentre le gocce di rugiada ancora presenti sull’erba suggeriscono l’alba. L’espressione vigile della lepre e le sue orecchie tese trasmettono un senso di allerta e di vitalità, invitando lo spettatore a immergersi nella scena.
Un’opera che celebra la bellezza della natura selvaggia e la fragilità degli ecosistemi. La corsa della lepre diventa metafora della vita stessa, un continuo movimento verso un obiettivo sconosciuto.